#27 - Il museo della cosa

Il museo del Capasone

Storia ed evoluzione del capasone, da vaso vinario nelle prime cantine pugliesi o contenitore d'olio ad immancabile elemento nel paesaggio rurale della Valle d'Itria, vengono analizzate nel "museo del Capasone", incentrato principalmente sul contatto con la sfera enogastronomica della tradizione pugliese. 
Si parte con i processi di produzione della giara, esplorando il mondo dell'artigianato e della terracotta pugliese. Successivamente, si attraversa la storia del capasone come tino nelle prime cantine pugliesi, accompagnata dai processi di fermentazione del vino "al naturale". Questo simbolo dell'enologia tradizionale pugliese è rintracciabile nell'esistente Museo della Civiltà del Vino primitivo di Manduria. Nell'ambito gastronomico, storicamente utilizzato per stivare l'olio extra-vergine d'oliva, il capasone vede la sua prima apparizione nelle case e nelle masserie, per poi diventare oggetto d'arredamento per interni ed esterni. Ultimo tema affrontato è quello della dualità tra l'evoluzione futura dei processi di fermentazione del vino e la sempre più diffusa volontà di ritornare al passato, proponendo soluzioni "vintage" e tradizionali anche nella cultura odierna, con la presentazione di capasoni "futuristici".



Museo della civiltà del vino primitivo, Manduria


Museo della Civiltà del Vino Primitivo: "Capasoni"
Museo della civiltà del vino primitivo, Manduria





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